Marrese: riportare imprese e favorire nuovi investimenti nell’area industriale della Valbasento

provincia di matera“Riportare le industrie in Valbasento è oggi la priorità del nostro territorio per cercare nuovi investimenti e creare opportunità di lavoro in un’area industriale che nel corso del tempo ha perso tutti i suoi riferimenti produttivi”. Il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese chiede la massima attenzione ed un impegno maggiore da parte di tutte le forze politiche e istituzionali lucane su come incentivare la presenza di imprese in un’area di importanza strategica per tutto il territorio.
“Oggi più che mai si ravvisa la necessità di intervenire per creare nel prossimo futuro ulteriori opportunità nell'area della Valbasento – evidenzia il presidente Marrese -, ed al tempo stesso di procedere più speditamente negli interventi di bonifica all'interno della zona, che sono uno degli elementi essenziali per stimolare le industrie a ritornare a investire nel territorio del materano”. Marrese aggiunge inoltre che, alla luce del percorso indicato dalla Zes, la piattaforma logistica dovrebbe essere ubicata a Ferrandina, vi è la concreta possibilità di riportare delle aziende di settori specifici, come ad esempio quelli della produzione agroalimentare. “Tali aziende – aggiunge il presidente della Provincia – infatti devono avere un punto di riferimento sul territorio, cosicché da essere facilitate; pertanto sarà di fondamentale
importanza creare le condizioni tecniche, logistiche e infrastrutturali affinchè queste aziende decidano di stanziare le proprie produzioni in Valbasento. La Zes, che prevede la creazione di un canale commerciale tra produttori e mercato per la vendita delle migliori produzioni del Metapontino e di tutta la Basilicata, rappresenta una delle poche occasioni di rilancio del territorio e di opportunità occupazionali, e non si può più aspettare. Sono queste le priorità su cui occorre lavorare all’unisono per
rendere il nostro territorio un polo di attrazione e di investimento del Sud
Italia”.

FORMAZIONE FORESTALE, BASILICATA RESPONSABILE PER REGIONI DEL SUD

fanelliFanelli: a giugno un “cantiere dimostrativo” e un corso di sette settimane per la nuova figura professionale per il comparto da realizzare nell’ambito del progetto For.Italy
Nell’ambito del progetto For.Italy – Formazione forestale per l’Italia, la Basilicata è stata individuata quale responsabile per le Regioni del Sud della parte relativa ai “cantieri dimostrativi” e ai corsi di formazione per “istruttori forestali”
Lo rende noto l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli.
Il progetto è finanziato dal Mipaaf nell’ambito del Decreto “Fondo per le foreste italiane” e prevede la condivisione di conoscenze e strumenti, tesi a favorire la crescita di un “equipe di lavoro” sovraregionale composta da Pubbliche amministrazioni, tecnici e imprese impegnati in un organico sviluppo del sistema paese in ambito forestale.
Il Dipartimento lucano, attraverso l’Ufficio Foreste e Tutela del Territorio, si occuperà della realizzazione di un cantiere forestale dimostrativo e di corsi di formazione mirati alla creazione del nuovo profilo di “istruttore forestale”.
Il cantiere, già calendarizzato per il mese di giugno, sarà rivolto a circa 150 partecipanti, individuati tra imprese forestali, tecnici forestali, funzionari della PA, soggetti deputati al controllo e decisori politici, delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia.
Successivamente sarà avviato un percorso, strutturato su sette settimane di attività prevalentemente pratica, finalizzato alla formazione della nuova figura istituita a livello nazionale.
Le attività formative, sempre a valenza sovraregionale, saranno rivolte a imprese forestali e operai forestali di comprovata esperienza, opportunamente selezionati a seguito di specifico avviso pubblico.
“Tali iniziative – afferma l’assessore – trovano collocazione nell’ambito del Testo unico in materia di foreste e filiere forestali”, che demanda alle Regioni il compito di promuovere, in modo condiviso, la crescita delle imprese e la gestione attiva e sostenibile del bosco, attraverso l’istituzione di appositi albi e la definizione di requisiti professionali minimi per l’esecuzione degli interventi di gestione forestale, garantendo standard adeguati di sicurezza per i lavoratori.
La realizzazione del progetto agevolerà anche il processo di adeguamento della normativa regionale di settore alle innovazioni impartite dal Decreto Ministeriale in tema di “Albi Regionali delle imprese forestali”, che definisce i criteri minimi nazionali per l’iscrizione agli elenchi o albi regionali delle imprese che eseguono lavori o forniscono servizi forestali. Il patrimonio boschivo è una risorsa per lo sviluppo economico e per la tutale del territorio. Avere figure specializzate anche in questo settore ci dà garanzie per il comparto”. 

IL FAGIOLO DI SARCONI IGP SCOMMETTE SU DESTINAZIONE BASILICATA E LUCANYA.COM

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Sottoscritta partnership Consorzio di Tutela del Fagiolo di Sarconi IGP e Destinazione Basilicata-Lucanya.com per la promozione enogastronomica e turistica di qualità
E’ stato sottoscritto l’accordo di collaborazione tra Destinazione Basilicata Srl – Lucanya.com, la piattaforma digitale territoriale di ultima generazione a servizio delle attività turistiche promossa da un network di imprenditori e professionisti lucani e Consorzio di Tutela del Fagiolo di Sarconi IGP
“Destinazione Basilicata Srl – afferma il Presidente Francesco Garofalo – dispone di un motore di ricerca di ultima generazione, a servizio delle attività turistiche, culturali, enogastronomiche, artigianali, trasporti e dello sviluppo locale territoriale, denominata Lucanya.com, che costituisce un modello avanzato di accesso alle informazioni e di promo-commercializzazione dei servizi di interesse, nonche’ uno strumento di servizio per gli operatori economici e culturali del territorio.Un business-model realizzato grazie ai 70 soci, imprenditori e professionisti lucani, che credendo fortemente nelle potenzialità della propria regione, hanno deciso di investire con capitali privati lo sviluppo tecnologico di questa nuova impresa, attraverso un crowdfunding. Attualmente sono presenti in piattaforma 660 imprese di vari settori merceologici che vendono i loro beni e servizi su lucanya.com, grazie anche al posizionamento privilegiato che ha la piattaforma su Flandz.eu, piattaforma europea dei territori”.
Entrambi i soggetti sottoscrittori dell’accordo, hanno constatato il reciproco interesse a cooperare per generare un ecosistema digitale sostenendo iniziative in grado di far dialogare diversi attori del territorio e soprattutto a fornire ai cittadini residenti ed ai potenziali visitatori un accesso facile del Made in Basilicata. Questa best practice dimostra il dinamismo imprenditoriale e associativo per rappresentare in modo unitario tutte le eccellenze lucane, oltre ad eventuali azioni di co-marketing fra turismo,cultura ed enogastronomia, mai come in questo momento necessari per aggredire meglio il mercato nazionale ed internazionale. Con questa nuova partnership con Consorzio di Tutela del Fagiolo di Sarconi IGP, Destinazione Basilicata Srl consolida la forte rappresentatività, non solo in termini numerici, ma di offerta integrata fra i vari comparti merceologici, che pone la Basilicata come esempio di business model da emulare a livello nazionale.
Il Presidente Antonio Racioppi del Consorzio di Tutela del Fagiolo di Sarconi IGP conferma che questa iniziativa consoliderà la presenza sul mercato nazionale di un prodotto d’eccellenza, completa espressione di un territorio vocato tradizionalmente alla coltivazione di questi legumi. Oggi è necessario creare rete, coniugare l’enogastronomia al turismo, un binomio che deve necessariamente viaggiare in parallelo. La Basilicata è un assortito contenitore di eccellenze enogastronomiche che vanno meglio promo-commercializzate e Destinazione Basilicata-Lucanya.com è la soluzione operativa che meglio rappresenta il Made in Basilicata, grazie anche all’opportunità di grande visibilità nazionale che oggi ha attraverso Flandz.eu, la piattaforma europea dei territori.

FILIERA CARNI DI CINGHIALE, PRIMO CONFERIMENTO

filiera_cinghiale_basilicata.jpgL’assessore Fanelli: stiamo provando a trasformare un problema in una opportunità per il territorio lucano
I cinghiali, da problema a opportunità. Prende corpo il primo progetto pilota voluto dal Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata per la realizzazione di una filiera delle carni di cinghiale lucano.
Alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Francesco Fanelli, la società FMF di Picerno, ha conferito i primi cinghiali, prelevati dai selecontrollori, al centro di lavorazione selvaggina nella zona industriale di Tito. Un appuntamento che segna concretamente l’avvio del progetto regionale partito a settembre 2020 a seguito di avviso pubblico, finanziato con un investimento di 150 mila euro.
Un importante passo in avanti frutto anche della delibera approvata il 12 gennaio scorso, sempre dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore Fanelli, contenente i piani di gestione della specie Sus Scrofa che prevede il piano annuale per la caccia di selezione per l’anno 2021, e il piano di controllo triennale 2021-2023.
“La presenza di numerosi cinghiali in alcune aree della Basilicata – afferma Fanelli – determina danni pesantissimi a tante aziende agricole ed è causa di gravi incidenti stradali. Per questa ragione, oltre alle misure ordinarie, come il piano di controllo, abbiamo messo in campo una serie di azioni che ci consentono di guardare al futuro con maggiore fiducia.
Con il conferimento si avvia il processo di trasformazione che consentirà all’azienda che si è aggiudicata l’avviso pubblico di poter realizzare prodotti di qualità a base di carne di cinghiale e di proporli sul mercato locale, nazionale ed internazionale”.
“Con questo progetto di filiera – sottolinea Fanelli – abbiamo provato a trasformare un problema in una opportunità economica. Un importante contributo alla riduzione della presenza di cinghiali sul territorio e inoltre diamo la possibilità a un’azienda lucana di crescere facendo viaggiare in tutto il mondo un prodotto lucano di qualità.”.
“Ovviamente tutto questo non basta. Stiamo già pensando ad altre misure sulla prevenzione e aspettiamo, però – conclude Fanelli – che anche il governo nazionale faccia la sua parte”.

Crisi, Giordano (Ugl):”Alle nostre famiglie mancano mezzi economici di sussistenza”.

poverta-materano.jpg“Il Governo Conte ha perso tempo in chiacchiere, a litigare sulle poltrone, non concentrandosi con i fatti sulle politiche socio-assistenziali in Italia che hanno un ruolo marginale e chi ne paga ora le conseguenze sono le persone più deboli, tra queste gli anziani ovvero la fascia di popolazione più povera. Le famiglie lasciate da sole a sopportare costi altissimi di accudimento e per la salute dove ora anche la pandemia Covid-19 la fà da padrona”.

Lo ha affermato il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano a fine direttivo provinciale svoltosi in Call Conference.

Per il sindacalista, “basta mentire per quanto negli ultimi anni si sia cercato di nascondere il problema: le famiglie della nostra provincia non riescono a far fronte ai debiti che via via vanno aumentando, non sono in grado di saldare le bollette, soffrono di mancanza di mezzi economici di sussistenza, dimenticate e umiliate. Un popolo sommerso che, con dignità, cerca di affrontare la sfida di ogni giorno: sopravvivere e senza una vera prospettiva sul futuro. Come rileva il Report del centro studi Ugl Matera, infatti, sono a rischio anche migliaia di posti di lavoro, dove tutto stà andando a rotoli: crisi totale dei settori turistici, agricoli, terziari, artigiani e commercianti che chiudono le proprie botteghe dopo anni di sacrifici. In tale contesto allarmante per la tenuta economica e sociale della Provincia, non è pensabile agire con provvedimenti emergenziali e limitati nel tempo. Occorre uno shock senza precedenti mediante l’erogazione di liquidità a fondo perduto, ristori e indennizzi commisurati all’entità del fatturato e lo sblocco immediato di tutte le risorse europee disponibili per far fronte ad una crisi che minaccia direttamente quel tessuto produttivo su cui si fonda anche e soprattutto l’economia nazionale. Se muore il Sud, muore l’Italia intera: e questo, chi ci ha governato Conte e &, non lo hanno compreso. Il modello basato sui sussidi a pioggia ha fallito – conclude Giordano -. Per l’Ugl sono indispensabili politiche socio-assistenziali di medio e lungo periodo volte a favorire la famiglia, lo sviluppo del territorio materano e al tempo stesso la crescita, la coesione della Basilicata e dell’intero Mezzogiorno”.

GIOVANI E PROVINCE: PREMIO GREEN ECONOMY E SVILUPPO SOSTENIBILE IN BASILICATA

Progetto_Connect_to_green.jpgUn premio per i migliori elaborati in tema di sviluppo sostenibile in Basilicata, tutela ambientale e riduzione dei consumi. A istituirlo è stata l’Unione Province di Basilicata, nell’ambito del progetto “Connect to Green Plug”, promosso in partenariato con le Province di Matera e di Potenza e rientrante nel Programma Azione ProvincEgiovani, con l’obiettivo della conoscenza e valorizzazione del territorio e finalizzato a favorire le buone pratiche in tema di rispetto ambientale. Beneficiari del progetto sono i giovani tra i 15 e i 35 anni residenti in Basilicata che entro il 1 marzo 2021 dovranno presentare le proprie proposte di elaborati. Il concorso si divide in due sezioni, la prima rivolta a ragazzi dai 15 ai 29 anni, che dovranno presentare fotografie, elaborati grafici, pitture, installazioni, sculture e Flash Mob, la seconda rivolta a giovani dai 25 ai 35 anni, chiamati a presentare report su buone pratiche bio e green realizzate nel campo dell’agricoltura e della produzione sostenibile, e progetti di start-up o idee innovative nello sviluppo sostenibile. Gli elaborati verranno presentati in una mostra allestita nel Museo Provinciale di Potenza. Le candidature andranno presentate all’UPI di Basilicata, in piazza Mario Pagano, 1, a Potenza, all’indirizzo e-mail segreteria.upibasilicata@provinciapotenza.it. Per informazioni è possibile contattare anche il numero telefonico 0971.417490. “Vogliamo dare la possibilità ai nostri studenti, artisti e giovani imprenditori di presentare e far conoscere i propri progetti e le loro idee innovative in ambito di green economy e di sviluppo sostenibile, affinché gli stessi possano divenire anche oggetto di studio e di riflessione – afferma il presidente dell’UPI di Basilicata e della Provincia di Matera Piero Marrese -. Questo progetto rappresenta una importante occasione di approfondimento delle conoscenze del territorio e delle tematiche legate alla sostenibilità ambientale, alle buone pratiche di salvaguardia e valorizzazione del territorio, in un contesto volto alla creazione di una strategia di sviluppo mirata a garantire ai più giovani opportunità di crescita e di formazione”. 

Ferrero: firmato accordo per raddoppio produzione Balvano

Ferrero_firmato_accordo_per_raddoppio_produzione_Balvano.jpgAzienda, Mise, Regione Basilicata e Invitalia
È stato firmato dal Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, l’accordo di sviluppo tra il Mise, Regione Basilicata, Invitalia e Ferrero, “finalizzato a sostenere gli investimenti dell’azienda piemontese nello stabilimento di Balvano (Potenza)”, dove si producono anche i Nutella Biscuits.
    Lo ha reso noto il Sottosegretario al Mise, Mirella Liuzzi, specificando che “l’accordo prevede uno stanziamento di risorse da parte del Ministero pari a 15 milioni di euro, a cui si aggiungono due milioni a carico della Regione Basilicata, e un impatto occupazionale del progetto quantificato in un incremento di 68 posti di lavoro, con un organico a regime al 2024 pari a 518 addetti”.
    Nel comunicato è inoltre sottolineato che “la proposta progettuale presentata da Ferrero prevede un investimento complessivo per 86 milioni e il raddoppio della produzione attuale grazie a una nuova linea di macchinari innovativi”.
    (ANSA).
   

Csi Matera, Giordano (Ugl):”Contrari a accorpamento consorzi industriali”.

CSI_Matera.jpgL’Ugl Matera dichiara la propria contrarietà all’ipotesi di accorpamento dei due Consorzi industriali di Matera e Potenza in un unico Ente di carattere regionale. E’ l’ora della responsabilità nessuno vuole giustificare il passato ma, vanno ricercati i responsabili che hanno permesso negli anni il disastro al consorzio di Potenza. Se avvenisse il vogliamoci tutti bene e la fusione delle due realtà in un’unica famiglia, si rischia di compromettere seriamente il futuro di personale, aziende e cittadini. La riforma è da modificare data la  rilevanza dell’impatto potenziale sul territorio e sul sistema delle imprese lucane e non solo, oltre che sui lavoratori stessi del Consorzio: l’Ugl sostiene essere necessario fare i dovuti approfondimenti avviandone un confronto con sindacato e associazioni datoriali”.

Lo dice il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera Pino Giordano per il quale, “stiamo parlando di due ben distinte realtà che oggi versano in situazioni economico-finanziarie differenti; ed è questo di sicuro il principale motivo per cui erogano servizi in maniera differente a vantaggio delle imprese insediate nelle aree industriali di rispettiva competenza: il Consorzio Industriale di Potenza pare abbia un debito di circa 80 milioni di euro mentre al contrario, quello di Matera registra un attivo di bilancio di oltre 25 milioni. Non è un voler assumere certamente una posizione di puro campanilismo, ma  il consorzio di Matera grazie alla guida dell’avv. Rocco Fuina è divenuto uno di quelli enti virtuosi che con un’amministrazione saggia e ponderata ha prodotto fino ad oggi risultati positivi. E’ l’ora della responsabilità – tuona forte e chiaro Giordano -, nessuno vuole giustificare il passato ma certamente la regione Basilicata può e deve verificare dove e chi ha sperperato tutti e tanti di quei soldi dell’Ente Potentino. L’Ugl Matera non è disposta a far di tutta un’erba un fascio e di compromettere il futuro dell’occupazione: questo senza voler fare polemiche anche se palesemente è sotto gli occhi di tutti il progressivo depauperamento e relativa desertificazione di servizi vitali per le imprese ed i cittadini che Matera e l’intera provincia subiscono. Al contrario andrebbe ancor più preso e valorizzato l’attuale amministratore Fuina di Matera per il lavoro che ora svolge invece di creare una eventuale nuova accorpata unica Agenzia dove sarebbe, a parere dell’Ugl, solo un modo per spostare in avanti il problema dei risanamento del Consorzio Asi di Potenza e spostarlo nel tempo magari creando un nuovo poltronificio con più posti a sedere. Voler cancellare d’un solo colpo il consorzio industriale di Matera per l’Ugl – continua Giordano -, appare fuori senso, senza alcuna opportunità o beneficio concreto. E, risulterebbero difficili da gestire anche i 66 dipendenti del Consorzio di Potenza, con la creazione di un Agenzia regionale si arriverebbe a produrre anche il taglio di personale: soluzione inaccettabile per l’Ugl, per il Consorzio di Matera e per i suoi incolpevoli dipendenti, estranei da sempre alla mal gestione anche da certa politica Potentina incapace di controllare, verificare e stoppare i danni che si andavano a creare. Si è fatto negli anni il contrario di tutto, di più,  dove la politica ha permesso all’Asi di Potenza di non essere mai in grado di garantire una gestione efficace ed efficiente, accumulando perdite ingenti, nonostante i tanti milioni di euro elargiti dalla Regione nel tempo. Allora – conclude Giordano – continuiamo a dare fiducia a Fuina il quale ha in pochi mesi mostrato grande capacità manageriale, investiamo nel Consorzio industriale materano per farlo divenire a pieno soggetto in grado di attrarre nuovi investimenti, non solo industriali ma anche attinenti altri settori produttivi, anche in previsione dell’imminente avvio della operatività della ZES, che costituisce l’unica vera grande opportunità per la Regione Basilicata per gli anni a venire”.

MINSAIT SI RAFFORZA NEL MERCATO DI BUSINESS PROCESS OUTSOURCING CON L’ACQUISIZIONE DEL 70% DELLA SOCIETÀ SMARTPAPER

sede_HQ.jpg* L’accordo consente a Minsait e a SmartPaper di unire le forze nell’ambito del Business Process Outsourcing (BPO) di alto valore e complessità tecnologica, completando l’offerta di trasformazione digitale end-to-end e potenziando la proiezione internazionale di quest’area di business, con particolare attenzione all’Europa e all’America Latina

* SmartPaper, con sede a Potenza (Basilicata), è una società specializzata in soluzioni per la gestione digitale di documenti e in soluzioni di back office ad alto valore aggiunto

* L’attuale governance di SmartPaper manterrà la gestione esecutiva del gruppo, garantendo la continuità del modello di gestione e rafforzando l’impegno per la crescita dell’occupazione sui territori nei quali sono radicate le realtà produttive

* Minsait continua a rafforzare la propria posizione nel mercato italiano, dove conta oltre 1.200 professionisti, completando il suo portafoglio di competenze nell’area dei servizi ad alto valore, dove è previsto un forte incremento del business nei prossimi anni

Roma, 12 gennaio 2021 – Minsait, società di Indra, ha acquisito il 70% dell’azienda italiana SmartPaper, specializzata in soluzioni e servizi digitali di gestione documentale. L’accordo consente a Minsait e a SmartPaper di unire le forze nel mercato del Business Process Outsourcing (BPO) di alto valore e complessità tecnologica, completando l’offerta di trasformazione digitale end-to-end e promuovendo la proiezione internazionale di questa area, con focus particolare sull’Europa e sull’America Latina.

SmartPaper è una società italiana specializzata nella progettazione, realizzazione e gestione di soluzioni digitali per l’archiviazione e l’elaborazione dei documenti. Con sede a Potenza (Basilicata), l’azienda ha evoluto il proprio offering verso soluzioni di back office ad alto valore aggiunto connesse con i processi di gestione documentale (dalla reingegnerizzazione dei processi e dei flussi documentali, sino alla gestione dei fascicoli clienti, alla fatturazione e alla gestione dei crediti).

Nel 2021, SmartPaper prevede di superare i 40 milioni di euro di fatturato.

Oltre alla partecipazione di Minsait Italia nel capitale di SmartPaper con quota 70%, l’accordo prevede l’integrazione delle sue consociate Smartest e Baltik, con sedi a Catelfranco Veneto (TV) e Liepaja (Lettonia). Complessivamente, il gruppo SmartPaper conta più di 1.000 dipendenti, altamente specializzati e con competenze complementari a quelle dei professionisti Minsait.

“L’accordo con SmartPaper dimostra ancora una volta il forte impegno di Minsait per l’espansione in Italia, soprattutto nel Sud del Paese, dove siamo cresciuti costantemente negli ultimi anni. La somma delle nostre capacità rappresenta, infatti, un’opportunità di crescita ulteriore per le attività che svolgeremo in Basilicata, offrendo un progetto a vocazione internazionale in un momento cruciale per il Paese, quando è importante gettare le basi per un’economia sostenibile e digitale che guiderà la ripresa dei prossimi anni”, ha dichiarato Pedro Garcia, direttore di Minsait in Italia.

Con la firma dell’accordo è stata confermata l’attuale governance di SmartPaper che continuerà così a garantire la gestione esecutiva. A tal fine, il gruppo manterrà anche la propria struttura e il proprio brand, conservando i vantaggi competitivi che lo hanno contraddistinto fino ad oggi.

“Grazie alla joint venture con Minsait diventiamo parte complementare ed attiva di un universo imprenditoriale che punta ad imporsi come protagonista nella digitalizzazione del Paese. Questa alleanza ci consente, inoltre, di aggiungere, alle nostre competenze, quella presenza internazionale che ci garantirà l’ingresso in nuovi mercati così da rafforzare il nostro impegno sul territorio lucano e le prospettive di crescita nel mercato nazionale”, hanno affermato i partner di SmartPaper, Michele Di Trana e Pasquale Carrano.

In Italia, Minsait conta più di 1.200 professionisti che lavorano presso tutto il territorio nazionale. Grazie all’alleanza con SmartPaper le società insieme superano i 2.200 dipendenti, con forte radicamento al Sud del Paese dove oggi possono contare su cinque stabilimenti produttivi.

Scommessa sul mercato di BPO di alto valore

L’acquisizione fa parte del piano di crescita globale di Minsait per il mercato del Business Process Outsourcing di alto valore, che incorpora nuove capacità e competenze, nonché una nuova soluzione di Digital Inbound. Ciò fornirà alla società una nuova piattaforma internazionale di BPO per guidare le operazioni e i progetti in tutto il mondo, con particolare attenzione al mercato europeo e latinoamericano.

In questo modo, Minsait prevede di catturare una parte della crescita globale del mercato del BPO, che secondo Statista dovrebbe aumentare del 7% entro il 2025 (CAGR 2020-2025).

L’integrazione delle competenze e delle soluzioni di SmartPaper rafforza l’espansione internazionale dell’area BPO di Minsait, consentendo alla società di completare la propria offerta in una logica end-to-end, con l’obiettivo di supportare i clienti durante tutte le fasi della loro trasformazione digitale.

Nell’ambito di questo piano di crescita internazionale, l’Italia è una priorità strategica per Minsait. Il Paese è la seconda filiale in Europa in termini di fatturato e l’azienda ha una presenza consolidata e oltre 1.200 professionisti.

SmartPaper

SmartPaper è un’azienda nata in Basilicata dove opera da oltre 20 anni nel settore del Content e Document Management. E’ specializzata nel disegnare e realizzare soluzioni avanzate e complete di Business Process Outsourcing. Negli ultimi anni, ha ampliato la propria offerta implementando soluzioni di back office ad alto valore aggiunto che sono diventate di riferimento per il mercato italiano. SmartPaper e le aziende collegate impegnano attualmente oltre 1000 dipendenti, distribuiti nelle sedi in Basilicata a Tito e Sant’Angelo Le Fratte, in Veneto a Castelfranco Veneto e in Lettonia a Liepaja.

Minsait

Minsait, società di Indra (www.minsait.com), è l’azienda leader nella consulenza negli ambiti della Digital Transformation e delle Information Technologies in Spagna e America Latina. Possiede un alto grado di specializzazione e conoscenza del settore, grazie alle sue capacità di integrare il mondo core con il mondo digitale, alla sua leadership nell’innovazione e nella trasformazione digitale e alla propria flessibilità. In questo modo la società focalizza l’offerta su proposte di valore ad alto impatto, basate su soluzioni end-to-end, con un notevole grado di segmentazione, che le consente di raggiungere risultati tangibili per i propri clienti in ogni settore con un focus sulla trasformazione. Le proprie capacità e leadership si riflettono nella suite di prodotti proprietari, sotto il marchio Onesait, e nella vasta gamma di servizi offerti.

In Italia, la società ha sviluppato competenze avanzate in ambiti innovativi come Content & Process Technologies, Customer Experience Technologies, Solutions Architects e Data & Analytics, che consentono di offrire soluzioni e servizi ad alto valore aggiunto nei mercati in cui opera. Minsait ha localizzato in Italia il proprio centro di eccellenza globale per le tecnologie Customer Experience, completando la sua vasta presenza geografica con una consolidata capacità locale di produzione e delivery grazie ai centri di Napoli, Matera e Bari.

Indra

Indra (www.indracompany.com) è una delle principali società globali di consulenza e tecnologia ed è il partner tecnologico per le operazioni chiave dei propri clienti in tutto il mondo. È un fornitore leader a livello mondiale di soluzioni proprietarie in specifici segmenti dei mercati del Trasporto e della Difesa ed è la società leader nella trasformazione digitale e nell’Information Technology in Spagna e America Latina attraverso la sua filiale Minsait. Il suo modello di business si basa su un’offerta completa di prodotti proprietari, con un approccio end-to-end, ad alto valore e con una elevata componente di innovazione. Nel 2019, Indra ha registrato ricavi per 3.204 milioni di euro, circa 49.000 dipendenti, presenza locale in 46 paesi e operazioni commerciali in oltre 140 paesi.

Energia: Bubbico nuovo presidente ed ad dell’Acquirente unico

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L’assemblea degli azionisti dell’Acquirente Unico si è riunita oggi per procedere alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. L’azionista ha indicato come nuovo presidente e amministratore delegato della società Filippo Bubbico e consiglieri Vinicio Mosè Vigilante e Liliana Fracassi.
Il Consiglio di Amministrazione, appena nominato, resterà in carica fino all’approvazione del bilancio d’esercizio 2022.
    Bubbico, prima dell’attuale nomina in Acquirente Unico, ha ricoperto altri importanti incarichi tra i quali: viceministro dell’Interno, sottosegretario di Stato per lo Sviluppo Economico e presidente della Regione Basilicata. (ANSA).