EMERGENZA COVID-19, AGGIORNAMENTO 25 FEBBRAIO (DATI 24 FEBBRAIO)

Schermata_2021-02-25_alle_13.45.01.jpgLa task force regionale comunica che ieri, 24 febbraio, sono stati processati 1.245 tamponi molecolari per la ricerca di contagio da Covid-19, di cui 128 (e fra questi 120 relativi a residenti in Basilicata) sono risultati positivi.

Le positività riguardano: 4 persone residenti e in isolamento in Puglia, 2 persone residenti in Friuli Venezia Giulia e in isolamento a Matera, 1 persona residente in Lombardia e in isolamento a Scanzano Jonico, 1 persona di nazionalità estera in isolamento a Matera, 1 residente ad Avigliano, 1 a Bernalda, 1 a Colobraro, 7 a Grottole, 1 a Irsina, 1 a Lagonegro, 2 a Lauria, 5 a Lavello, 26 a Matera, 6 a Melfi, 4 a Miglionico, 3 a Montalbano Jonico, 12 a Montescaglioso, 3 a Nova Siri, 1 a Palazzo San Gervasio (in isolamento a Banzi), 5 a Pisticci, 2 a Policoro, 12 a Potenza, 1 a Rapone, 3 a Rionero in Vulture, 1 a San Martino d’Agri (in isolamento a Potenza), 5 a Sant’Arcangelo, 2 a Scanzano Jonico, 1 a Tito, 1 a Tolve, 2 a Tursi, 1 a Vaglio Basilicata, 9 a Venosa e 1 a Viggiano.

Nella stessa giornata è deceduta 1 persona residente a Rionero in Vulture e sono guariti 51 lucani, a cui si aggiungono 2 persone di nazionalità estera in isolamento a Montalbano Jonico, così distribuiti sul territorio: 2 residenti ad Avigliano (di cui 1 in isolamento a Potenza), 1 a Calvello (in isolamento a Potenza), 2 a Lagonegro, 2 a Maratea, 2 a Matera, 1 a Pietragalla, 1 a Pisticci (in isolamento a Montalbano Jonico), 6 a Policoro, 28 a Potenza, 1 a Rionero in Vulture (in isolamento a Potenza), 1 a Rotonda, 1 a Ruoti, 3 a Scanzano Jonico.

Con questo aggiornamento i lucani attualmente positivi sono 3.647, di cui 3.557 in isolamento domiciliare. Sono 10.899 le persone residenti in Basilicata guarite dall’inizio dell’emergenza sanitaria e 358 quelle decedute.

Le persone attualmente ricoverate nelle strutture ospedaliere lucane sono 90: a Potenza 28 pazienti sono ricoverati nel reparto di Malattie infettive, 23 in Pneumologia, 12 in Medicina d’urgenza e 2 in Terapia intensiva dell’ospedale San Carlo; a Matera 12 persone si trovano nel reparto di Malattie infettive, 10 in Pneumologia e 3 in Terapia intensiva dell’ospedale ‘Madonna delle Grazie’.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 235.586 tamponi molecolari, di cui 217.923 sono risultati negativi, e sono state testate 144.007 persone.

In allegato il bollettino quotidiano con i dati riassuntivi.

http://www.basilicatanet.it/basilicatanet/files/docs/DOCUMENT_FILE_3072605.pdf

Mafia: Dia, in Basilicata clan storici e “nuovi fermenti”

f9ffee9017b509a1e336e3675b8f9ba2.jpgStupefacenti, estorsioni ma anche attacchi all’economia legale
In Basilicata, accanto ai clan e ai boss “storici”, “si conferma l’operatività di nuovi gruppi criminali”: a sostenerlo è la “Relazione del Ministro dell’Interno al Parlamento sull’attività svolta e i risultati conseguiti dalla Direzione investigativa antimafia”.
    Il documento è un “viaggio” nei clan e nei nomi che da decenni occupano la scena criminale sia nel Potentino sia nel Materano (con la conferma dei rapporti con le regioni limitrofe): le inchieste, per quanto riguarda la provincia di Potenza, hanno dimostrato “una stratificata e articolata attività di gestione del mercato degli stupefacenti, fonte di stabili introiti per i sodalizi autoctoni”, anche se “ha trovato riscontro una crescente incidenza nel settore anche da parte di gruppi stranieri” (con la presenza di nigeriani e gambiani).    (ANSA).

   

Maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona, arrestato dalla Polizia pluripregiudicato materano

questura materaAgenti della Squadra Mobile e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura hanno arrestato un pluripregiudicato materano di 44 anni, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta a suo carico dal Gip del Tribunale di Matera.

Il provvedimento giudiziario è stato emesso al termine delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera, per i reati di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona perpetrati dall’uomo in danno della sua compagna, continuati nel tempo e aggravati dallo stato di gravidanza della donna e perché commessi in presenza della figlia minore e con l’uso di armi.

L’attività investigativa ha consentito di accertare che sin dal 2016, anno di inizio della relazione tra i due, l’uomo aveva minacciato, ingiuriato e picchiato la donna, costringendola a restare chiusa in casa e a uscire solamente se autorizzata da lui. Quando la stessa aveva provato a ribellarsi era stata brutalmente picchiata e ridotta in uno stato di completa soggezione. In una circostanza, era arrivato persino a puntarle alla testa una pistola, risultata una scacciacani, e a minacciarla di morte.

Inoltre, l’aguzzino le impediva di tenere un cellulare e la privava di ogni disponibilità di denaro: intascava per sé il reddito di cittadinanza che la donna percepisce e le sottraeva Carta Acquisti (social card) e Postepay, oltre al codice fiscale. In tal modo le impediva difatti qualsiasi autonomia.

I maltrattamenti sono proseguiti ininterrottamente fino ai primi giorni del 2021, quando si è verificato un episodio che ha spinto la donna a trovare la forza di reagire: l’indagato aveva rinchiuso in bagno la bambina di due anni nata dal loro rapporto, perché infastidito dal pianto della piccola e aveva impedito alla madre di prestarle aiuto. Dopo questo accadimento, approfittando di una temporanea assenza del “compagno”, la donna ha lasciato l’abitazione e si è recata in Questura, dove ha potuto raccontare la sua drammatica vicenda. Oltre ad avviare le indagini, gli investigatori l’hanno sin da subito messa in contatto con un Centro Antiviolenza.

Dopo l’arresto, l’uomo è stato condotto nel carcere di Matera.

GUARDIA DI FINANZA MATERA: FALLIMENTI SERIALI, ARRESTATO NOTO IMPRENDITORE MATERANO PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA DI 5 SOCIETA’

foto gdf San Pietro CaveosoLe Fiamme Gialle della Compagnia di Matera, nella mattinata odierna, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari degli arresti domiciliari disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Matera nei confronti di un noto imprenditore materano indagato per bancarotta fraudolenta sottoponendo, altresì, a sequestro diversi veicoli risultati nella disponibilità dello stesso.
La complessa attività d’indagine ha consentito di ricondurre in capo all’imprenditore, il fallimento c.d. “seriale” di nr. 5 società, operanti nei settori del commercio al dettaglio di complementi d’arredo e della consulenza alle aziende.
Nello specifico, il responsabile, ha occultato e distrutto le scritture contabili, distraendo i patrimoni aziendali dagli attivi fallimentari, attraverso il sistematico svuotamento dei conti correnti societari, creando così un ingente danno ai creditori.
L’attività svolta evidenzia la particolare attenzione della Guardia di Finanza nel contrastare la criminalità economica e finanziaria e tutti quei fenomeni illeciti che costituiscono ostacolo alla crescita ed alla realizzazione di un mercato concorrenziale, con particolare attenzione ai reati fallimentari che, di fatto, arricchiscono chi li pone in essere a danno dei creditori, con riflessi negativi sull’economia locale e nazionale.

BANDI ALLOGGI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA, ANCI BASILICATA AI COMUNI: LINEE GUIDA PER REQUISITI ANTIDISCRIMINATORI

anci basilicataL’Anci Basilicata ha trasmesso a tutti i Sindaci della regione un documento linee guida redatto dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali UNAR (*) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e inviato all’Anci Nazionale finalizzato a garantire nei bandi per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica l’applicazione dei principi antidiscriminatori nei confronti di stranieri presenti in Italia e, infine, anche ad evitare eventuali contenziosi. L’Anci ha invitato i Sindaci a tenere conto di quanto comunicato dall’UNAR.
In particolare, le linee guida si soffermano su due questioni che in qualche caso hanno creato problemi di interpretazione con conseguenti lunghi contenziosi. Il requisito della cosiddetta “residenzialità storica”, ovvero quello della previsione di un punteggio aggiuntivo in favore delle persone che vivono da più anni in un determinato territorio. Tale requisito può comportare una discriminazione indiretta per coloro, soprattutto stranieri, che per evidenti ragioni non sono nati e cresciuti in quel comune. A tal proposito è intervenuta la Corte Costituzionale con sentenza n. 44/2020 chiarendo che sono illegittimi i requisiti della richiesta di una residenza quinquennale così come qualsiasi analogo meccanismo che possa determinare una discriminazione nell’accesso ad un bene o a un servizio pubblico da parte di cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia. L’altra questione è relativa al requisito della cosiddetta “impossidenza di altro alloggio”, in forza del quale possono accedere agli alloggi pubblici solo coloro che dimostrino di non possedere un alloggio in nessuna parte del mondo. Per quest’ultimo requisito è facile immaginare che persone spesso fuggite da aree del mondo funestate da guerre, conflitti ed estrema povertà sono impossibilitate a reperire la documentazione legale comprovante la cosiddetta “impossidenza”.
La nota – afferma l’Anci Basilicata – frutto di valutazioni di carattere giuridico contiene una rispettosa interpretazione delle norme in materia di parità di trattamento, in combinato disposto con la recente giurisprudenza costituzionale sul punto e può indirizzare i comuni a scegliere in modo ragionato e consapevole specifici criteri rispettosi dei principi antidiscriminatori evitando anche gravosi contenziosi

CENT’ANNI FA NASCEVA A TURSI LUIGI NOBILE, UNICO TURSITANO E PRIMO LUCANO LAUREATOSI CAMPIONE D’ITALIA

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CENT’ANNI FA NASCEVA A TURSI LUIGI NOBILE,  UNICO TURSITANO E PRIMO LUCANO LAUREATOSI CAMPIONE D’ITALIA CON LA ROMA NELLA STAGIONE 1941-42. 
SARA’ POSTA UNA TARGA IN SUO ONORE NEI PRESSI DELL’ABITAZIONE DOVE E’ NATO.
Il 24 febbraio 1921, al civico 61 di Via Garibaldi a Tursi, nasceva Luigi Nicola Nobile, figlio di Francesco Nobile e Cornelia Nicoletta De Pietro.
La storia di Nobile, per lunghi anni impressa solo negli almanacchi calcistici, è una favola d’altri tempi in un clima funesto come quello della seconda guerra mondiale.
Luigi è figlio di un maresciallo di stanza a Tursi in quegl’anni e, a differenza dei beniamini moderni del gioco del pallone, non è impegnato esclusivamente solo sul rettangolo di gioco ma anche negli studi tanto da conseguire la laurea in medicina che lo porterà ben presto a salvare molte vite in un Paese flagellato dal conflitto mondiale.
Ritornando alla parabola calcistica del nativo tursitano che conquistò lo scudetto, tutto ha inizio quando mister Schaffer, che sta per portare la Roma al primo titolo tricolore, lo fa giocare in alcune amichevoli notandone le buone doti calcistiche (in campo è talmente calmo e autoritario da essere definito “il commendatore”)
 ma gli impegni legati alla professione medica gli precludono la continuità di prestazioni.
Nobile, tuttavia, scende in campo nella gara decisiva ai fini della vittoria finale contro il Torino.
La partita, che si rivela un vero e proprio assedio alla porta difesa da Bodoira nonostante sedici calci d’angolo e tre pali, finisce sullo 0-0. 
Su “Il Littoriale” nella cronaca di Eugenio Danese leggiamo anche di Bodoira che «devia con una mano la palla sopra la traversa (punizione di Nobile)». Il giorno seguente lo stesso Danese dirà di lui: «Ieri il calmo Nobile, che sostituiva il focoso Andreoli, a grado a grado, ha migliorato la sua prestazione sino a meritarsi la classifica di “buono”». 
La presenza contro il Torino permette comunque a Luigi Nobile di far parte a tutti gli effetti della Roma che il 14 giugno 1942, battendo per 2-0 il Modena allo “Stadio del Partito Nazionale Fascista”, si laureò Campione d’Italia.
Il grande Fulvio Bernardini, romano e romanista doc, quando incontrò Luigi Nobile in occasione della festa dei 50 anni della Roma, lo abbracciò e gli disse «Luigi, hai visto? Tu sei diventato Campione d’Italia con la Roma e io no…». 
Tuttavia La sospensione dei campionati di calcio per gli eventi bellici, lo induce al ritiro dall’attività agonistica, e nel corso del 1943, assegnato d’autorità al servizio sanitario interno, partecipa attivamente al soccorso e al salvataggio di molte vite umane durante il bombardamento di Roma.
Oggi a Tursi il civico 61 di Via Garibaldi non c’è più ma è giusto che resti impresso nella memoria di tutti la figura di questo grande uomo che, ben oltre il rettangolo di gioco, ha saputo dare il suo contributo per un mondo migliore.
Per volontà del Sindaco e dell’assessore allo sport Federico Lasalandra, non appena le restrizioni per l’emergenza sanitaria lo permetteranno, sarà apposta una targa in suo onore durante una manifestazione che ci permetterà di rendere onore nel migliore dei modi a Luigi Nobile, l’unico calciatore tursitano e primo lucano, capace di laurearsi Campione d’Italia, la cui carriera calcistica si è interrotta per salvare vite umane.
La soddisfazione dell’assessore Lasalandra:
“Ringrazio il nostro concittadino Pasquale Musmanno che ha curato questa notevole ricerca storico-sportiva e mi ha dato la possibilità di impegnarmi e collaborare attivamente insieme a lui, per dare il giusto risalto ad un importante nostro concittadino che ancora oggi, dopo più di mezzo secolo, è l’unico tursitano e primo lucano, capace di vincere il campionato di serie A. 
Dopo anni, in occasione del centenario della nascita, daremo a Nobile il giusto risalto ponendo una targa in sua memoria proprio all’inizio di via Garibaldi adiacente a Piazza Plebiscito. 
Come amministrazione, grazie alla consueta disponibilità e sensibilità del Sindaco Cosma, uomo di sport e sempre pronto ad accogliere i suggerimenti ed i consigli che ci giungono dalla nostra comunità, abbiamo già approvato la delibera di giunta per la menzione d’onore e non appena possibile svolgeremo questo importante evento insieme alla famiglia, ai vertici dello sport lucano ed importanti esponenti del panorama calcistico nazionale.”

EMERGENZA COVID-19, AGGIORNAMENTO DEL 24 FEBBRAIO (DATI 23/02)

Schermata_2021-02-24_alle_14.11.56.jpgLa task force regionale comunica che ieri, 23 febbraio, sono stati processati 1.386 tamponi molecolari per la ricerca di contagio da Covid-19, di cui 169 (e fra questi 165 relativi a residenti in Basilicata) sono risultati positivi.
Le positività riguardano: 1 persona residente ad Accettura, 2 ad Avigliano, 3 a Barile, 3 a Bernalda, 1 a Calvera, 3 a Cancellara (di cui 1 in isolamento a Potenza), 1 a Lagonegro, 1 a Latronico, 1 a Lauria, 3 a Lavello, 25 a Matera, 2 a Melfi, 2 a Miglionico, 1 a Moliterno, 4 a Montalbano Jonico, 20 a Montescaglioso, 5 a Palazzo San Gervasio, 1 a Pietragalla, 8 a Pisticci (di cui 1 in isolamento a Matera), 19 a Policoro ( di cui in isolamento a Nova Siri), 30 a Potenza, 1 a Rionero in Vulture, 1 a Rivello, 1 a Rotonda, 8 a Sant’Arcangelo, 2 a Senise, 1 a Teana (in isolamento a Potenza), 1 a Tursi, 8 a Venosa, 6 a Viggiano, 1 persona residente in Emilia Romagna in isolamento a Matera, 3 persone residenti in Puglia e lì in isolamento.
Nella giornata di ieri sono guarite 64 persone (di cui 62 residenti in Basilicata): 1 residente ad Albano di Lucania, 1 a Bernalda, 1 a Lagonegro, 1 a Maratea, 2 a Marsico Nuovo, 16 a Marsicovetere (di cui 1 in isolamento a Brienza e 1 in isolamento a Moliterno), 8 a Matera, 1 a Melfi, 9 a Moliterno, 1 a Pignola, 2 a Potenza, 1 a Rapolla, 12 a Sant’Arcangelo, 1 a Sarconi (in isolamento a Moliterno), 5 a Satriano di Lucania, 1 persona residente in Lombardia (in isolamento a Satriano di Lucania), 1 persona residente in Puglia (in isolamento a Marsicovetere).
Con questo aggiornamento i lucani attualmente positivi sono 3.579, di cui 3.492 in isolamento domiciliare. Sono 10.848 le persone residenti in Basilicata guarite dall’inizio dell’emergenza sanitaria e 357 quelle decedute.
Le persone attualmente ricoverate nelle strutture ospedaliere lucane sono 87: a Potenza 26 pazienti sono ricoverati nel reparto di Malattie infettive, 23 in Pneumologia, 9 in Medicina d’urgenza e 2 in Terapia intensiva dell’ospedale San Carlo; a Matera 13 persone si trovano nel reparto di Malattie infettive, 11 in Pneumologia e 3 in Terapia intensiva dell’ospedale ‘Madonna delle Grazie’.
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 234.341 tamponi molecolari, di cui 216.806 sono risultati negativi, e sono state testate 143.249 persone.
In allegato il bollettino quotidiano con i dati riassuntivi.
  http://www.basilicatanet.it/basilicatanet/files/docs/DOCUMENT_FILE_3072575.pdf

BARDI INCONTRA BRUNETTA: BASILICATA PROTAGONISTA NEL RECOVERY FUND

bardi_e_brunetta.jpegSi è tenuto oggi a Roma un incontro tra il Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta e il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi: si è discusso del futuro della PA, la vera chiave di volta del sistema in vista del Recovery plan. Si tratta del Ministero forse più centrale nella gestione dei 209 miliardi che arriveranno in Italia e il Presidente Bardi ha portato le richieste di un territorio che invoca digitalizzazione, certezza e velocità delle procedure autorizzative e un’adeguata formazione del personale amministrativo.
Un incontro svoltosi nella più cordiale collaborazione, nella speranza che il nuovo Governo possa imprimere un nuovo impulso alle politiche pubbliche e in particolare per le aree interne del Mezzogiorno.
“Con Renato Brunetta ci siamo dati appuntamento tra qualche mese per verificare insieme le necessità della Basilicata in vista del Recovery fund. La nostra Basilicata deve avere un ruolo da protagonista. È stato un piacere parlare con una persona di grande cultura che come pochi, in Italia, conosce le regole e le riforme di cui ha bisogno la Pubblica amministrazione, sia a livello territoriale che nazionale”, spiega il Presidente Bardi.

Armi: controlli nel Parco del Pollino, 2 persone denunciate

Armi_controlli_nel_Parco_del_Pollino_2_persone_denunciate.jpgI Carabinieri stavano facendo verifiche contro il bracconaggio
Due uomini, uno residente in Campania, l’altro in Calabria, sono stati denunciati dai Carabinieri in servizio antibracconaggio nell’area del Parco nazionale del Pollino con le accuse di detenzione di armi e oggetti atti ad offendere.
    I due erano a bordo di un autocarro che trasportavano otto cani da caccia e alcuni borsoni.
Verificata la regolarità del trasporto dei cani, i militari hanno controllato i borsoni, trovando due coltelli da cucina, una mannaia, tre coltelli a serramanico, due pugnali e un pugnaletto, che sono stati sequestrati. (ANSA).

“Un po’ di Pazienza”. È il progetto artistico dell’attore pugliese Francesco Gravino

Il_regista_Enzo_Toma_tutor_di_progetto_Teatro_Comunale_di_Massafra.jpg“Un po’ di Pazienza”.
È il progetto artistico dell’attore pugliese Francesco Gravino della compagnia Foyer ’97 che, venerdì 26 febbraio 2021, incontrerà sulla piattaforma digitale Zoom la comunità territoriale, in occasione del suo lavoro di ricerca su Andrea Pazienza, uno dei più grandi fumettisti italiani, condotta nell’ambito del progetto di Residenza Artisti nei Territori “PASSI Bildungsroman”, a cura del Teatro delle Forche (Mibact / Regione Puglia), nel Teatro Comunale di Massafra.
Un evento online, con inizio alle ore 19.00, aperto a tutti, durante il quale Gravino, coadiuvato dal regista Enzo Toma, tutor di progetto, “restituirà” il suo lavoro, gli esiti della sua ricerca, incentrata sulla produzione di un testo teatrale e finalizzata ad una messa in scena sulla vita del genio del fumetto, raccontata attraverso il disincanto degli anni bolognesi. Un uomo alle prese con le sue debolezze, le sue fragilità e la sua irriverenza.
All’incontro parteciperà anche Enrico Fraccacreta, anch’egli di San Severo come Gravino e Toma, amico d’infanzia di Andrea Pazienza e autore del libro “Il giovane Pazienza” (Stampa Alternativa – Margini, 2001).
La partecipazione è gratuita ma per un numero limitato di persone. La prenotazione è obbligatoria, inviando una mail all’indirizzo info@teatrodelleforche.com.
“L’idea di raccontare Andrea Pazienza – spiega Gravino – è nata da un incontro con un poeta sanseverese, amico d’infanzia di Andrea. Col tempo, è diventata un’esigenza, una voglia di creare e instaurare un dialogo con quanti ancora non conoscono uno tra i più importanti fumettisti italiani.
‘Un po’ di Pazienza’ è soprattutto una ricerca della sintesi, delle forme essenziali, dei segni grafici prodotti nei tanti lavori che Andrea ci ha lasciato.
Non ci siamo però soffermati sulle sue opere, né sul significato delle stesse. Ci siamo concentrati sui sentimenti che hanno spinto un genio del fumetto a vivere una vita così in disequilibrio e sulla ricostruzione delle situazioni in cui visse il grande fumettista, cercando di dare un’angolazione inedita a quella che fu una favola a colori.
Per questo stiamo lavorando su un particolare linguaggio, sul continuo e irrequieto movimento fisico, punti di vista inconsueti che si mescolano in un dialogo con il suo alter ego Zanardi.
Quella di Andrea è una vita intensa, di talento, legami importanti e sguardi sul presente della Bologna fine anni Settanta. Si trasferì lì per frequentare il DAMS, dopo gli studi a Pescara, lasciando San Severo, in provincia di Foggia.
A Bologna accadrà tutto ciò che lo farà poi diventare Andrea Pazienza, uno dei più grandi fumettisti italiani del secondo Novecento, fino alla prematura scomparsa nel 1988.”

Sinossi libro “Il giovane Pazienza” di Enrico Fraccacreta
Tutti coloro che apprezzano Pazienza conoscono la produzione bolognese e la sua vita in quegli anni. In questo libro, invece, si parla dei suoi anni “felici”, scanzonati, scapigliati ma, dal punto di vista creativo, altrettanto fervidi. Diversamente fervidi. Il suo più grande amico, compagno di scuola e di disincanto, ce lo fa conoscere giorno dopo giorno fino alla sua partenza da San Severo, verso Pescara per il liceo artistico e poi verso Bologna.